5 vini ideali per l’aperitivo

La Madonnina, i Navigli, la moda, il design e l’aperitivo. Quest’ultima è senza dubbio una delle bellezze di Milano e l’unica – tra quelle elencate – che si è davvero diffusa in tutta Italia. Un rituale catartico, la purificazione dallo stress di una giornata di lavoro e un pit-stop prima di tornare a casa per cena. Allentiamo allora il nodo della cravatta, dimentichiamoci degli appuntamenti e impegniamoci a rendere l’happy hour degno di questo nome. Ma quale vino scegliere per un aperitivo impeccabile?

5 vini ideali per l’aperitivo – Lambrusco

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Sì, ammettiamolo: la giornata è stata dura. Una di quelle che inizia male e finisce peggio. Ma una volta fuori dalle mura dell’ufficio e dentro quelle del nostro locale preferito siamo artefici del nostro aperitivo. E lui, rosso, frizzante e leggero è una certezza. Il profilo è chiaro: si tratta del Lambrusco. Una vivacità che si sposa benissimo con un buffet vario e con i classici taglieri di formaggi e salumi che rallegrano gli occhi e soprattutto il palato. La spuma ricca nel bicchiere e la freschezza in bocca vi faranno dimenticare del vostro capo, almeno fino a domani.

5 vini ideali per l’aperitivo – Traminer aromatico

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Per digerire le noiose chiacchiere dei colleghi di lavoro ci vuole un bianco, fresco, facile e dissetante. Una buona proposta per l’aperitivo viene dal nord Italia, è il Traminer aromatico. Morbidezza e aroma si abbinano perfettamente a piatti complessi e sofisticati come il tartufo e il foie gras ma anche a una varietà di formaggi e salumi. Un calice di questo vino è l’antidoto perfetto per dissipare la nebbia nella vostra mente dopo una giornata trascorsa in ufficio. Profumato ed esuberante vi consolerà anche se il weekend è ancora lontano.

5 vini ideali per l’aperitivo – Bonarda

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Se l’happy hour oltre che allegro è anche abbondante e ricco di piatti caldi e di prodotti da forno oltre che salumi e formaggi allora un’opzione interessante per riempire il calice è la Bonarda dell’Oltrepò Pavese. Un rosso leggermente mosso dal profumo fruttato dolce, dal sapore secco, equilibrato e completo. Accompagna con discrezione torte salate ed è ideale per formaggi mediamente stagionati e salumi. Il connubio perfetto è quello tra la Bonarda e il celebre salame di Varzi. Se l’aperitivo lo organizzate in casa procuratevi questa delizia. Vedrete che coppia!

5 vini ideali per l’aperitivo – Falanghina

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Dal nord al sud, dal rosso al bianco: la Falanghina rende l’aperitivo un viaggio nello spazio e nel tempo. Una freschezza e una leggerezza che richiamano la bella stagione e aromi che conducono lontano dal caos metropolitano e avvicinano a luoghi rilassanti. Un profilo aromatico connotato da note floreali, aromi fruttati e sentori minerali legati ai terreni, spesso di origine vulcanica. Ecco che durante questo viaggio sensoriale viene un certo languorino. Formaggi freschi o poco stagionati, antipasti di pesce (quando l’aperitivo ha un profilo alto) e un assaggio di semplice pizza margherita diventano attori all’altezza del vostro vino. Il non plus ultra poi è la mozzarella di bufala. Con un aperitivo così è subito sabato.

5 vini ideali per l’aperitivo – Prosecco

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Sì, lo troviamo alla fine, ma solo per concludere in bellezza. Il Prosecco è un grande classico, un porto sicuro in cui approdare dopo un’interminabile giornata dietro la scrivania. Quando il sapore fresco e l’odore delicato del vino incontrano gli appetizer salati e dolci, al forno o fritti, la felicità di quel momento è garantita. Il Prosecco ha fatto la storia dell’aperitivo in Italia. Che ne dite? Vi è venuta voglia di brindare?

 

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Ivana Figuccio
ivana.figuccio@gmail.com

Fimmina siciliana sono ma per inseguire il sogno del giornalismo – figa! – mi sono trasferita a Milano. In valigia, oltre ai sughi preparati da mamma e il pane – che quello di “giù” è più buono –, anche una laurea in comunicazione e un master in giornalismo. E sì, ho il brutto vizio di voler parlare, scrivere, raccontare. Qualche saggio dice che il silenzio è d’oro. Questo spiegherebbe perché non sto seduta su una montagna di lingotti preziosi mentre parlo – tanto per cambiare – di me.