L’Astemia Pentita, dove il vino è un’opera d’arte

Poggiate sulle colline dei Cannubi, in terra di Barolo, due gigantesche cassette in legno richiamano l’attenzione di chi passa da lì, nel cuore delle Langhe, dove il vino è una vocazione. E quello, dalla forma così singolare, è il tempio di Sandra Vezza, L’Astemia Pentita. Un nome che ha in sé la storia delle origini di questa cantina. E se non basta l’apparenza – che pure conta – a far innamorare gli enoappassionati ci pensa il vino con la sua grinta e la sua personalità. Il sesto appuntamento di Vendemmia in Piemonte è proprio un viaggio alla scoperta di questo mondo da favola.
Vino e design, l’incontro in cantina
L’Astemia Pentita nasce per volontà di Sandra Vezza, imprenditrice piemontese con la passione per l’arte e il design nel cuore e il vino nel DNA. Il legame con la sua terra, le Langhe, e l’amore per il vino (in un primo momento da astemia) lo ha ereditato dal nonno. Il ricordo delle lunghe passeggiate tra i filari l’ha condotta per mano fino alla creazione di un progetto e di un’azienda vitivinicola tutti suoi. Da qui nasce una cantina che mescola in un equilibrio perfetto questi due grandi fuochi, quello dell’arte e quello del vino. Una miscela esplosiva, che incanta e ubriaca il visitatore ancora prima dell’assaggio.
Tutto, dall’esterno agli interni, è curato nel minimo dettaglio, con gusto e ricerca. L’architettura non lascia spazio all’immaginazione: questa è la dimora del vino. Il cuore produttivo è completamente interrato e la cantina si fonde con il paesaggio, è abbracciata dai filari, è parte integrante della natura. All’interno, poi, il gioco di colori, di forme e di oggetti di design è lo specchio della personalità carismatica della sua fondatrice. Un luogo che diverte e che intriga, esattamente come il vino che qui viene prodotto.
Tradizione e innovazione in un calice
E’ il caso di dire che l’apparenza inganna. Se guardando la cantina ci si aspetta un vino “ribelle”, svincolato dalla tradizione e frutto dell’innovazione, si sbaglia. Nel calice infatti c’è tutto il profumo e il sapore della storia di questo territorio. L’Astemia Pentita siede sulla collina di Cannubi, uno dei vigneti più prestigiosi e pregiati delle Langhe e di tutto il panorama vitivinicolo italiano. Certamente questo regala un bel vantaggio a una realtà che punta all’eccellenza del vino. Ma a fare la differenza sono anche la preparazione e l’esperienza: la scelta della cantina è quella di seguire la tradizione nella cura del terreno e nel processo di vinificazione del Barolo.

La cantina è bella e balla pure, grazie al vino prodotto. Che dietro a un’estetica notevole ci sia anche alta qualità in bottiglia lo dimostrano i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni. Per citarne uno tra tutti: Decanter quest’anno ha assegnato 97/100 punti al Barolo Docg 2016.
Un’esperienza da vivere e da degustare

La visita a L’Astemia Pentita è un’esperienza a tutto tondo, che unisce gli appassionati di vino e gli astemi amanti dell’arte e del design. E’ un incontro di passioni, che si mescolano in un percorso che la cantina pensa per i suoi ospiti. Vale la pena godere del paesaggio su cui l’azienda ha messo radici, perché qui batte il cuore delle Langhe. La distesa di filari, che avvolge la particolare struttura architettonica della cantina e che si può ammirare dalla terrazza panoramica, è un colpo d’occhio (e un colpo al cuore ). Gli interni sono un gioiello di design e restare indifferenti al caleidoscopio di colori e forme è impossibile (anche se si è adulti già da un po’). E, dulcis in fundo, il vino. Le degustazioni permettono di scoprire che dietro allo stile e alla bellezza del posto, c’è di più. Ogni calice conferma che la cantina sa trarre il meglio da questo prezioso territorio e, con sacrificio e lavoro, sa valorizzare un tesoro unico che nelle mani de L’Astemia Pentita diventa inimitabile.
Per un giro tra design e vino nelle Langhe l’indirizzo è questo. Voi non ve ne pentirete.