Casadei: un vino di famiglia

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Non ci sono trucchi, stratagemmi o scorciatoie dietro l’eccellenza del vino prodotto da DCasadei. Una famiglia, con radici in Toscana, che ha fatto dell’amore per la terra e per il vino un mestiere da praticare nel pieno rispetto della natura. Nel concetto di BioIntegrale infatti si riassumono l’attenzione all’ambiente, la cura delle piante attraverso il recupero di pratiche di coltivazione del passato.

Dalla famiglia all’azienda

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La storia dell’azienda DCasadei è quella di una famiglia che si rimbocca le maniche per portare avanti una passione che diventa una missione: produrre dell’ottimo vino, e non solo. Un racconto che parte dalla Toscana, nel Chianti con il Castello del Trebbio, prosegue verso la Sardegna con l’azienda Olianas (nel Sarcidano) e continua in Maremma con la Tenuta Casadei. L’amore per la terra e il desiderio di esaltarla e promuoverla portano la famiglia ad ampliare l’offerta all’ospitalità, alla ristorazione, al cibo rigorosamente genuino e naturale.

Il valore del BioIntegrale

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Produrre vino di qualità vuol dire saper guardare oltre all’uva, oltre alla vite. Vuol dire curarsi soprattutto del suolo che la ospita, della fauna che arricchisce quel territorio. La filosofia del BioIntegrale è anche questo: attraverso metodi agronomici del passato si limitano gli interventi sulla pianta, per preservarla nel tempo e garantirle un più profondo radicamento nel suolo. BioIntegrale è anche una vera sinergia tra uomo e ambiente senza input chimici di sintesi o interventi che modifichino la natura della pianta.

La vinificazione in anfora

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Se nelle cantine DCasadei ci aspettiamo di trovare solo distese di botti saremmo molto sorpresi nello scoprire invece che a “custodire” il vino sono anche preziosissime anfore di terracotta. Un’altra scelta che rende singolari l’azienda e il vino DCasadei. Sangiovese, Syrah, Cannonau, Trebbiano, Moscato, Semidano, Malvasia, Nasco: sono loro i prescelti per la vinificazione in anfore di terracotta. L’ossigeno, che grazie alla porosità dell’argilla entra in contatto con il vino fin dalle prime fasi della sua lavorazione, conferisce un’esaltazione delle caratteristiche varietali del vitigno. Nella lavorazione in anfora non si hanno le interferenze e le complessità conferite dal legno. Il risultato? Vini puliti, varietali, ossigenati e dai colori “accesi”!

Abbiamo assaggiato i vini DCasadei

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Poco tempo fa, abbiamo avuto l’occasione di assaggiarli: ogni vino degustato ci ha colpito per la personalità e perché portava con sé il carattere della terra in cui viene prodotto. Così, abbiamo scoperto che dal Castello del Trebbio nel Chianti viene un Trebbiano (abbiamo assaggiato il 2017) piuttosto deciso e corposo. Il Syrah (sempre 2017) della Tenuta Casadei si presentava invece molto profumato, con una predominanza di spezie e con un colore brillante. Direttamente dalla Sardegna, poi, il Malvasco ci ha raccontato di un’isola sfaccettata: dalla Malvasia e il Nasco nasce infatti un vino fresco, con sentori di mela cotogna, fico e dattero – davvero ottimo se abbinato con formaggi di diverse stagionature.

In generale, i vini DCasadei sono il frutto di un lavoro appassionato, meticoloso e responsabile che mira in primis al rispetto della natura e del territorio… Ecco perché vale la pena di provarli almeno una volta!

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Ivana Figuccio
ivana.figuccio@gmail.com

Fimmina siciliana sono ma per inseguire il sogno del giornalismo – figa! – mi sono trasferita a Milano. In valigia, oltre ai sughi preparati da mamma e il pane – che quello di “giù” è più buono –, anche una laurea in comunicazione e un master in giornalismo. E sì, ho il brutto vizio di voler parlare, scrivere, raccontare. Qualche saggio dice che il silenzio è d’oro. Questo spiegherebbe perché non sto seduta su una montagna di lingotti preziosi mentre parlo – tanto per cambiare – di me.