Donne e vino: 5 protagoniste del panorama enologico italiano

“Il vino è un composto di umore e luce” (Galileo Galilei)
Se anche Galileo con la sua mentalità scientifica si è lasciato andare ad una simile citazione, è proprio vero che il vino può illuminare la nostra realtà con riflessi da sogno.
Chi sa dare una luce diversa alle cose meglio delle donne? In questo articolo vi parleremo di eccellenza femminile italiana nel mondo enoico: scopriamo le 5 cantine dello stivale dove le “quote rosate” danno un tocco in più alla produzione.
Da uno sguardo a questo mondo al femminile emerge la filosofia green unita al rispetto per la tradizione: un ritorno alle origini che rispetta l’ambiente e ci fa riscoprire i sapori di un tempo. Inoltre, la passione per il prodotto e la voglia di sperimentare hanno portato le “signore del vino” verso orizzonti nuovi, fino alla creazione di prodotti affascinanti e intensi. Carichi di amore e di cura, questi vini risultano superbi anche per i palati più pretenziosi, del resto è sempre l’amore che rende buone le cose, giusto?
La sensibilità, comunque, sembra essere la chiave della produzione vinicola al femminile: queste donne straordinarie non si sono limitate a trasformare le imprese vinicole in modo che tutelino l’ambiente. Sono state capaci di dare il via ad un vero e proprio cambio culturale in quello che è stato per anni un ambiente fortemente maschile.
Donne e vino: Lucia Letrari

In casa Letrari, o meglio, in Cantina Letrari, nella Val Lagarina (Rovereto) il vino ha sicuramente una sfumatura di rosa grazie a Lucia Letrari. Un esempio di donna che rompe gli schemi: anticonvenzionale fin da giovane, frequenta la scuola enologica insieme a sole 3 donne in tutto l’istituto. Numeri che confermano come quello del vino tempo fa fosse un mondo prettamente maschile e, in parte, lo è ancora oggi.
Lucia però non si è mai arresa ed è arrivata, dopo molti successi, a produrre ben nove Trentodoc, ciascuno unico eppure riconoscibile. L’armonia che è riuscita a raggiungere nella filiera produttiva, ha dato vita a una serie di vini che hanno un’anima comune: non è forse questo il successo più grande che si possa raggiungere per una cantina di prestigio come la sua?
Molto ferrata anche nelle pubbliche relazioni e nel marketing, mantiene comunque una visione tecnica del prodotto, non rinunciando ad essere il volto della Cantina Letrari: insomma, una professionista a tutto tondo che, ne siamo certi, non smetterà di stupirci.
Donne e vino: Silvia Franco

Per Silvia Franco, quello del vino è un mondo fatto di poesia, delicatezza e arte. Forse è proprio questo il segreto che rende inarrestabile l’ascesa delle donne nel mondo del vino: una visione completamente nuova, piena di sensibilità. La grinta, però, non deve mai mancare nella gestione di una cantina: di certo le sfide non mancano se si tratta di proporre prodotti ricercati.
Questa professionista del settore enoico porta avanti una tradizione nata nel 1919, quando Antonio Franco ha fondato la sua nota cantina (Nino Franco) nel Valdobbiadene. Dal vitigno Glera che cresce in un paesino a nord di Venezia, nasce un Prosecco dal carattere inconfondibile e apprezzato in tutto il mondo. Ma l’esplorazione non finisce mai e da anni la cantina continua a reinventarsi per portare avanti la tradizione con qualità e passione. Secondo Silvia, l’equilibrio fra la presenza maschile e quella femminile in questo ambito porterà a successi strepitosi, anche se non è sempre facile conquistare la fiducia di coloro che non credono ancora nel potenziale femminile.
Chissà quali altre sorprese ci proporrà questa cantina storica? Noi non vediamo l’ora di scoprirle!
Donne e vino: Sara Vezza

Sara Vezza è cresciuta con l’amore per la sua terra e l’ammirazione per sua madre: una donna splendida e determinata, che l’ha sempre ispirata nella gestione della sua cantina. Leader donna in un team maschile, affronta le sfide con passione e impegno, “sporcandosi le mani” per prima con quella terra che tanto ama e rispetta.
Proprio il rispetto della natura ha portato la cantina Josetta Saffiro, nel cuore delle Langhe (Monforte d’Alba), a traguardi eccezionali. Sara è una sommelier altamente qualificata e un vulcano di idee: raccoglie l’eredità dei genitori e inserisce nella sua produzione di vino una filosofia green a tutto tondo.
Sostenibilità è il mantra di tutta la filiera: dall’impianto fotovoltaico fino alla riduzione degli imballaggi per il prodotto finito, ogni passaggio della produzione denota un’attenzione all’ambiente senza precedenti. E i miglioramenti non sono ancora finiti: chissà quali altri progetti renderanno la cantina Josetta Saffiro ancora più green.
Donne e vino: Erika Mantovan

La passione per il vino di Erika Mantovan comincia quando è ancora al liceo: adorava sorseggiare bicchieri di vino agli aperitivi e interessarsi all’affascinante mondo enoico legato al turismo.
Erika è un vero spirito libero: dopo essersi iscritta a diversi corsi per diventare sommelier, gira il mondo alla scoperta del vino e della sua magia. In Francia tra Champagne e Bordeaux, poi in Portogallo: queste importanti esperienze formative la spingono ad aprire un blog di vino, dove può comunicare la sua passione a 360 gradi.
Dopo la laurea in Economia e Gestione e Valorizzazione del Turismo inizia a collaborare con cantine importanti su tutto il territorio italiano. La sua tesi, che non a caso riguardava proprio il vino, trattava il mondo enoico con un taglio più legato alla comunicazione: il QR code sull’etichetta dei vini come moltiplicatore delle vendite.
Proprio le sue competenze legate alla comunicazione la portano alla collaborazione con un importante distributore di vino, ma la sua voglia di imparare non si ferma: viaggiare le permette di formarsi in continuazione e scoprire realtà diverse.
Donne e vino: Lucia Barzanò

Per Lucia Barzanò la freschezza che le donne portano nel mondo del vino è data dal loro modo di comunicare: sentimentale, evocativo e meno istituzionale. E’ proprio di comunicazione e marketing che si occupa nell’azienda di famiglia, la Cantina Mosnel Franciacorta a Camignone.
Il futuro delle cantine d’Italia, secondo Lucia, è “rosa”: la capacità di rinnovarsi e la voglia di sperimentare porteranno le “signore del vino” a dominare la scena.
Tra i suoi più grandi traguardi, dobbiamo menzionare il 2014, anno in cui il suo Franciacorta Rosé Pas Dosé “Parosé” 2008 è stato giudicato il miglior Pas Dosé del mondo dal giornalista inglese Tom Stevenson. Ovviamente le sue ambizioni non si fermano qui: coniugando la vita famigliare con quella lavorativa che spesso la porta lontano da casa, siamo sicuri che la Barzanò non smetterà di stupirci.
Abbiamo visto come le “quote rosè” siano in ascesa all’interno del panorama enoico italiano e, ne siamo certi, non si fermeranno di certo qui: l’impegno e la passione di queste donne straordinarie sono una fonte d’ispirazione sorprendente per tutti. Noi di Biancovino brindiamo ai loro successi e aspettiamo con ansia tutte le novità che ci proporranno le “signore del vino” nella loro scalata al successo.