Gekkeikan: il tradizionale sake giapponese dal 1637

Questa è la storia secolare di una azienda fondata nel XVII secolo a Fushimi, piccola città del Giappone nota per la purezza delle sue acque. E’ sufficiente, infatti, la combinazione di pochi ingredienti (tra cui riso e acqua, per l’appunto) per dar vita alla più antica e diffusa bevanda giapponese: a fare la differenza è dunque la qualità delle materie prime e la profonda conoscenza delle metodologie di preparazione. La Gekkeikan è oggi uno dei leader mondiali nella produzione e distribuzione di sake e il suo nome significa letteralmente corona di alloro, il tradizionale simbolo di vittoria nell’antica Grecia. L’azienda nipponica attualmente esporta i propri prodotti in oltre 60 Paesi nel mondo e mira alla maggiore diffusione della conoscenza e dell’apprezzamento del sake, al fine di soddisfare i propri clienti sotto ogni punto di vista!
E allora come avrei potuto lasciarmi sfuggire l’evento di presentazione che la Gekkeikan ha gentilmente offerto a Milano presso il ristorante Sushi B, lo scorso 11 Settembre 2015? Una splendida serata all’insegna del sake e della tipica cucina giapponese, tutta magicamente orchestrata dal bravissimo chef Nobuya Niimori. Una escalation di profumi e di sapori a tratti inusuali, ma decisamente avvolgenti e inebrianti per chi, come me, si lascia sedurre dai gusti esotici: 7 sake per 7 portate alla ricerca del perfetto abbinamento!
L’aperitivo è stato il primo passo di questo meraviglioso viaggio. Abbinato a deliziosi finger food, ho avuto modo di assaggiare l’UTAKATA-SAKE : un sake frizzante dall’aroma dolce. Un design esclusivo che rappresenta una rivisitazione moderna del tradizionale ricamo in stoffa del kimono.
Le mie impressioni? Lo sparkling mi ha subito conquistato, solo 5% di gradazione alcolica con un leggero retrogusto alla mela.
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Lo step successivo prevedeva un mosaico di tartare a base di tonno, capesante e gamberi rossi… tutto piacevolmente accompagnato da un NAMA-SAKE: un prodotto non pastorizzato dal gusto molto intenso.
Le mie impressioni? Un buon sake aromatico con sentori di banana e con una gradazione alcolica del 14%, lascia una sensazione di freschezza al palato.
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Si è proceduto poi con un sigaro di pasta filo ripieno di sarde, una vera peculiarità del ristorante Sushi B. Il sake scetlo in abbinamento era il GENSEN-SOZAI JUNMAI-SHU: fatto con riso coltivato e fertilizzato con i sedimenti del sake stesso, davvero eco-friendly!
Le mie impressioni? 16% di gradazione alcolica per un sapore secco e poco aromatico, ma ideale con il fritto.
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La quarta portata prevedeva delle capesante americane con funghi porcini gratinati: una prelibatezza! Il sake scelto per l’occasione è stato il NOUVELLE TOKUBETSU HON-JOZO: un prodotto che rappresenta la novità e mira ad essere davvero internazionale. Un sake raffinato al 60%.
Le mie impressioni? Sapore ricco e alcolico, gradazione alcolica pari al 15%… Ottimo con i piatti a base di pesce.
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Uno classici piatti della tradizione nipponica sono, senza dubbio, i sushi rolls. In occasione della serata, il sake scelto è stato l’HORIN JUNMAI-DAIGINJOU: il vero orgoglio dell’azienda Gekkeikan. Vincitore di svariati premi internazionali, questo prodotto contiene nel nome i simboli della fenice e della giraffa… Animali che rappresentano la buona sorte!
Le mie impressioni? Ho amato immediatamente il gusto di questo sake: ricco e aromatico con gusto di melone maturo e sentori di pera sul finire… Gradazione alcolica del 16%.
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La sesta portata mi ha fatto assaggiare (per la prima volta) uno squisito branzino cileno, accompagnato stavolta dal NIGORI-SAKE: un prodotto volutamente non filtrato, il cui nome significa torbido. Colore biancastro e consistenza rotonda.
Le mie impressioni? Un pò amaro e un pò cremoso, ricorda molto il mosto dell’uva. Non mi sono lasciato coinvolgere troppo… La sua gradazione alcolica arriva al 10%.
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L’ultimo piatto “salato” è stato lui, un tenero maialino iberico cotto appena 30 ore. Il sake da abbinare lo conoscevo già: era il NOUVELLE TOKUBETSU HON-JOZO, ma stavolta degustato caldo.
Le mie impressioni? Ha una resa migliore con i piatti a base di carne, a caldo sprigiona meglio tutti gli aromi e i sapori. Solita gradazione alcolica (15%) e buona acidità.
Ovviamente, non poteva mancare il dolce. Ecco allora che lo chef ha ben pensato di creare qualcosa direttamente con il sake: una deliziosa granita di NIGORI-SAKE accompagnata da squisiti Macarons al thè Sakura. Non c’è altro da aggiungere, il menu e le immagini parlano già da sè… Vorrei, quindi, concludere ricordando il motto dell’azienda Gekkeikan: “La tradizione nasce dall’innovazione”! 🙂