I 5 vini per le feste natalizie

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Va bene, saremo in pochi a tavola quest’anno ma non per questo avremo meno voglia di festeggiare il Natale. Pochi commensali ma buoni e buono, anzi no, perfetto deve anche essere il vino scelto per accompagnare i nostri pranzi intimi ma non troppo sobri. Con chi trascorrere le feste lo decidete voi, ma noi possiamo darvi qualche suggerimento su cinque vini da scegliere per brindare durante le feste natalizie.

Il vino della vigilia di Natale

Il 24 si aprono le danze a tavola. Proviamo a non esagerare quest’anno, quindi giusto qualche fritto per far venire l’appetito: verdure, pesce, si sa che fritto è tutto buono. Ma se la cena della vigilia è a base di pesce, allora va stappato un vino che ci introduca con eleganza e leggerezza al piatto e anche alle intense giornate tra pranzi e cene natalizi. Il prescelto è un Soave, asciutto ed equilibrato, estremamente delicato e profumato. Con il pesce (e con il fritto) si sposa bene, ammorbidendo un po’ i sapori più intensi e alleggerendo quelli più grassi. Insomma con un calice di questo bianco avrete l’illusione che quella frittura davanti a voi sia un piatto light, perfetto per la vostra dieta.

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ph. Credits mangiarebuono.it

Dopo il fritto della vigilia bisogna un attimo ridimensionarsi. Sì, magari un bel brodino, caldo e rassicurante per un pranzo di Natale dai toni tenui. Un’idea, in voga in molte regioni italiane, è di mettere nel menù natalizio il brodo di cappone. Ecco, forse il concetto di leggerezza lo rimandiamo al prossimo anno. Questo è un piatto che riscalda il cuore, un grande classico come in tv “Una poltrona per due”, e allora rispettiamo le tradizioni e beviamoci su. Sì, ma cosa? Un vino che si intoni al Natale, quindi un bel rosso, come un Barbera. Un vino di corpo, intenso e speziato è il perfetto protagonista di un pranzo importante in compagnia del cappone e per un’occasione speciale come il giorno di Natale.

Il vino di Natale

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ph. Credits magazine.misya.info

Ma il 25 dicembre è anche il momento migliore per accendere i riflettori su di lui, il signore del Natale: Mr. Panettone. Lasciate stare la bilancia, alla tradizione non si comanda, come al cuore e alla gola. Una fetta è necessaria per farci immedesimare nell’atmosfera natalizi,a non possiamo – e non vogliamo! – sottrarci. Ma anche in questo caso è bene essere pronti con i calici, perché un vino di accompagnamento ci vuole sempre. Noi ne abbiamo trovato uno affidabile e mai deludente, il Passito. Un grande amico dei dolci, un sorso ricco di certezze, una sorta di comfort wine al momento del dessert. Ha la vivacità e la sapidità giuste per affrontare il mix di burro, zucchero e uova che sono la base del panettone. Dopo questo matrimonio vorreste sempre che fosse Natale!

Il vino per il giorno di Santo Stefano

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ph. Credits tuttoinunacena.com

Il terzo giorno di questa maratona a tavola ci trova sicuramente provati ma mai sazi. Arriviamo al giorno di Santo Stefano con un certo languorino, pensiamo magari a qualcosa di semplice ma gustoso. Si accendono le luci del forno per svelare che sarà lei la star del pranzo: la lasagna. Un must have di ogni festa, un piatto che rassicura, che ci accarezza la gola e ci apre sempre l’appetito. La tavola sarà apparecchiata in modo impeccabile, con orpelli e decorazioni che celebrano il Natale, ma la lasagna ci richiama alla semplicità, alla genuinità di una pietanza che ci riporta sempre alla domenica a casa, in famiglia. Per questo ci vuole un vino sincero, diretto e brioso: scegliamo il Lambrusco per la sua freschezza e apparente leggerezza, per la capacità di ripulire il palato e spingerci verso un altro boccone.

Il vino per Capodanno

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ph. Credits vivaterrabio.it

Chiudiamo in bellezza questa carrellata e anche quest’anno con il menù di Capodanno. Liberi di preparare quello che più vi aggrada, pesce, carne, solo verdure ma alla fine lui non può mancare. Il cotechino è tradizione, anzi no, è un dovere. E, in fondo, senza di lui avremmo la sensazione che la cena di San Silvestro sia incompleta. Perciò, eccolo, accompagnato dalle bolle. Quelle, si sa, stanno bene con tutto ma questa accoppiata risulta particolarmente felice. La carne è estremamente saporita e grassa e un rosso frizzante come il Raboso potrebbe smussare questo carattere deciso del piatto e farcelo apprezzare di più. Anche se è quasi mezzanotte e questa è la quindicesima portata del nostro cenone.

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ph. Credits salonesapori.it

Questa è solo una piccola parte delle preparazioni che potranno animare le nostre tavole durante le feste natalizie. Ma se proprio non vogliamo mai sbagliare con il calice, puntiamo sempre a un Prosecco. Una scelta semplice ma di grande effetto, protagonista di brindisi speciali e quindi un invitato immancabile nelle nostre case in questi giorni. Cin!

Ivana Figuccio
ivana.figuccio@gmail.com

Fimmina siciliana sono ma per inseguire il sogno del giornalismo – figa! – mi sono trasferita a Milano. In valigia, oltre ai sughi preparati da mamma e il pane – che quello di “giù” è più buono –, anche una laurea in comunicazione e un master in giornalismo. E sì, ho il brutto vizio di voler parlare, scrivere, raccontare. Qualche saggio dice che il silenzio è d’oro. Questo spiegherebbe perché non sto seduta su una montagna di lingotti preziosi mentre parlo – tanto per cambiare – di me.