Sicilia: import & export

Si dice che la Sicilia sia la prima in quanto superfici agricole investite a vite in Italia (il 15,9% – fonte: WineMonitor) e, probabilmente, perché di spazio ce n’è e ce ne sta ancora parecchio. Sempre in Sicilia, si vocifera (ndr) che il 30% di queste superfici è dedicato alla produzione di vini D.O.P., il 61% all’I.G.P. e il restante 9% alle restanti categorie. Numeri incoraggianti, ma c’è dell’altro: la regione siciliana guida la classifica delle superfici anche per la vite biologica ed è tra le prime per la crescita percentuale dei consumi in Italia. Ma se da un lato l’ottimismo decolla, dall’altro, in termini di esportazione, la Sicilia non riesce ancora a competere e si piazza tra le ultime regioni ( -0,8% sull’export siciliano dei vini nel 2014). E soprattutto, non era mai arrivato così tanto vino straniero in Sicilia (e in Italia) come nel 2014. Arriva sfuso e non se ne conosce la reale destinazione, la provenienza è soprattutto spagnola. Occorre fare chiarezza, occorre combattere.
E in fondo si sa che “pani e vinu rinforzanu lu schinu” (ce la faremo anche stavolta).