Vini pregiati e vini da collezione

Nel 2014 Sir. Alex Ferguson, lo storico allenatore del Manchester United, ha messo all’asta quasi 5.000 bottiglie di vino collezionate a partire dal 1980. Tra le etichette: Sassicaia, Ornellaia e Romanée-Conti, per un totale di circa 3 milioni di dollari di valore.
Ma dove si svolgono queste aste vinicole? E quali sono i vini più pregiati e da collezione?
Il primo collezionista di vino della storia
Il primo grande collezionista di vini di cui si hanno tracce è Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti. Egli passò qualche anno in Francia prima di diventare presidente e lì si appassionò ai vini francesi e, viaggiando nel nord Italia, a quelli piemontesi. Si narra che tornò da quel viaggio con una cospicua collezione di vini pregiati, che continuò ad ordinare anche dall’America. Secondo alcuni documenti ritrovati alla New York Public Library, la sua collezione annoverava centinaia di bottiglie di Champagne, Sherry e Madeira, Borgogna, Tokaji e di vino Nobile di Montepulciano.
Alcune di queste rarissime e pregiatissime bottiglie sono sopravvissute sino ad oggi, anche se si trattano in gran parte di falsi o sono in possesso di grandi collezionisti privati.
I grandi vini italiani all’asta
Esistono case d’asta che hanno un reparto dedicato al vino, come ad esempio Christie’s. Altre invece sono specializzate soltanto in quello, come le italiane Bolaffi e Pandolfini, che negli ultimi anni, stanno registrando un trend positivo anche nel nostro paese. Le piazze più importanti ad oggi restano le indiscusse New York ed Hong Kong. Soprattutto dall’Oriente, infatti, arriva il maggior interesse verso questo mercato e verso le bottiglie da collezione.
Un dato positivo che arriva dalle ultime aste è che, a fianco degli immancabili francesi, i vini italiani sembrano diventare sempre più ricercati. Sono infatti presenti ormai da qualche anno, nelle liste dei vini più pregiati, le ultime 10 annate dei grandi toscani e di alcuni vini piemontesi. Sono etichette che non hanno bisogno di presentazioni: Sassicaia, Barbaresco, Barolo Le Vigne di Sandrone, Supertuscan Masseto, Ornellaia e Tignanello, per citarne solo alcune.
I motivi per cui determinate bottiglie hanno un valore così alto e altre sono ritenute da collezione (quindi non più bevibili) non sono legati solo al pregio del loro contenuto… Spesso a decretare il valore è la storia della sua produzione o la rarità delle uve, come nel caso del Romanée-Conti. A volte, invece, è la storia di alcune bottiglie, dei loro viaggi e del nome a cui sono appartenuti a fare la differenza.
I vini più costosi al mondo
Dunque, quali sono i vini più costosi?
I record d’asta ad oggi appartengono ad alcune bottiglie provenienti dalla già citata collezione di Thomas Jefferson, riconoscibili dalle iniziali “ThJ” incise sul vetro. La bottiglia più costosa del mondo è uno Chateau Margaux del 1787, il cui valore è legato alla sua storia molto curiosa. Il proprietario della preziosa bottiglia, tale William Sokolin, la volle portare per onorare la cantina ad un gala organizzato a New York. Durante la serata, però, questa venne urtata e ridotta in mille pezzi da un cameriere sbadato! Sokolin chiese un risarcimento all’assicurazione per il danno subito e sapete quanto ricevette? Ben 162.275€!
Insomma, se volete lanciarvi anche voi nel mondo del collezionismo sappiate che non è affatto semplice, seppur molto affascinante. Il consiglio è quello di tenervi sempre aggiornati sulle aste e sulle quotazioni, e magari partire dal basso… Almeno all’inizio!
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